Misurare coi passi

MISURARE COI PASSI

(2017)







Andrea Perini















                                                                                                             Faccio odore di cane
                                                                                                             E sono triste e felice
















Devono

27/02/2017
21:36

Devono avere qualcosa
le bellezze di periferia.
Un naso cattivo o gli occhi
Troppo duri
Un sopracciglio maledicente
La voce arcigna su un viso di Beato Angelico

Qualcosa
Che spinga a cercare un perché
Nello scontro aperto delle evidenze
Come succede con le illusioni ottiche.
Una camminata ferita straniera
Capigliature proibite al garbo di un'onda
E il viso segnato che qui
La vita picchia forte.

Eppure
Venere in infradito
Sola
Una ragazza
Pelosa, perfetta
Io l'ho vista
Distratta
In consuetudine canis
Una mattina d'estate
Ininterrotta al telefono
Mi ha quasi sorriso
un buongiorno distratto.
Non mostrava
- Beatrice
I segni sintomatici.

Eppure
È uscita da lì.

Forse dove, allora,
Questo mondo finisce.















2471 30125, Calle Fianco de la Scuola, 2468, Venezia

27/02/2017
21:31

Un angelo di pietra
Si sporge santo
Sui peccati del pubblico
Minimo
Turista
Messo un po' come viene
E sul paradigma nero e legno
eleganza d'orchestra
Nel coro di San Giovanni Evangelista.
Angelo di raso
La cantante
Fato avverso tenera tristezza orgoglio
Consolazione
Si atteggia perfetta.
Nel succedersi degli abiti
Prepara la luna fuori















Sento

01/03/2017
04:07

Sento
Nella mia testa
Qualcuno cantare in lontananza
Una voce tra le facciate spente, singhiozzando
Nathalie.
È la notte dei miseri
Di quelli che devono guarire
Da qualcosa o da qualcuno
Abbiamo riso
Abbiamo parlato tanto
Fatto il giro lungo
Per ritrovarci qui
A fare i conti con una voce
Solo immaginata
Sonorità moscovite
Irrimediabile passato
Triste nevicata
Sul cuore
In finto cosacco
















Dammi retta

08/03/2017
21:50

Poche cose sono più sexy
Di un uomo che prepara
Una minestra di fagioli liofilizzata
In maniche di camicia















Nobili petali di rosa

09/03/2017
09:13

Sono gatti che corrono nella notte
Estremi rimedi
Urgenze di pensieri epici
Che l'esilio prende,
Tutto rendendo più antologico
Eroicomico sparire
Strizzando l'occhio a se stessi
Un'ultima volta
Per l'audace colpo
Riuscito
Di regalarti un pomeriggio
Dei miei di adesso
E la maglia del Bologna,
Numero nove.
Buon compleanno Lorenzo
Nobili petali di rosa















RV 249

12/03/2017
02:51

Auto come astronavi
Nel buio cosmico dello stradone
Incrociano
Virano, vanno
Sulle note di un adagio barocco
Che tutto trasforma
In un documentario ciò che vedi
E le persone
sole nella sera
Immediatamente diventano viandanti
In cammino verso mete lontane
Verso il Monte Carmelo forse.
Faccio odore di cane
E sono triste e felice
Torno a casa
(Vita di un uomo
nei suoi contratti)
Pensavo oggi per quanto tempo
Sono stato un ragazzo in fuga.
Identico solco la mia preghiera
Stessa traccia
i versi
Piccoli calchi
di microscopici frammenti della realtà,
in cerca dell'impronta giusta.
Incastri di molecole ognuno per una sfaccettatura diversa
che sicuramente troveranno
proprio per via del loro stesso esistere.
Proprio perché venuti al mondo.
Esistenza
Corrispondenza imperscrutabile
e certa.
Periferia misteriosa.















De umbris peripheriae 1

09/05/2017
21:38

Urlo arabo
Naufragio di barca
Postdatato















Compagni

17/03/2017
02:33

Umile
E piena di ricordi la nostra vita
Quando guardandoci negli occhi
Ci facciamo specchio
Di essere vivi

E pare così dolce
La nostra umile vita
E piena di ricordi

Non più sentendomi umiliato

Comunque
Compagni



(Per Hobbes Yamamoto)















Poi

12/03/2017
04:37

Stavo per
Poi mi è venuta fame















La tradizione dell'amore

20/03/2017
03:23

Ci ritroveremo lo so
Compiuta l'impresa
Verso Savena e ritorno
Cogliendo piccoli fiori per le donne
In cima alla salita di una vita,
Alla morte
Che è solo un teschio dell'Enel
Con la bici che non ne voleva sapere
Di andare su.
Sarà un abbraccio di ciclisti
Sigillo di amore e fierezza
Virile e infantile come allora
A chiudere
Un occhio sulle nostre mancanze
Ora che Atene è diventata Sparta
E il cerchio consueto
Di altri autunni
Altre foglie accartocciate
a terra da schiacciare
Altre macchine
Da stare attenti.

Piccole ruote
Forse vi ho mentito
Ma era solo per amore
Per amore e basta
Perché potesse divenire pianta
Il seme piccolo
della tradizione

Ci ritroveremo
Lo so















Né carne

20/03/2017
22:24

Grotteschi sbuffi di fiori
Vedi cedere al culto della luce.
Anche lui il quartiere non sa
Come vestirsi
Vento leggero piede
Di batterista jazz
Sulla cassa
Del tempo
Meno poetico
Della vita















Effimero

22/03/2017
21:34

Più bello
E tranquillizzante
Forse nel paradosso
Che tutto sia labile ed etereo
Che la musica
Suonata una volta sola
Sia poi subito dimenticata
Per fare spazio
Per non trovarsi
Invischiati scavare e sistemare
Meglio
Effimero















Davanti a San Sebastiano

25/03/2017
02:18

Poi viene
Il momento di affrontare il dolore
a viso aperto

(Passa il corvo guarda con un occhio
i nomi sui campanelli)

Delle frecce oblique
Toccate in grazia della sorte
Non quelle che nel batterti hai cercato
Quasi a dimostrare che saresti rimasto vivo
Ma quelle di ritorno
Quelle che non sapevi
E in quale parte
Raggiunto e ferito e quando
Anche in capo al tempo
E alla fine del mondo
Dove mi trovo ora
Tra sogni di vomito e corallo
Splendori e solitudini pure come cristalli
Meraviglie del mondo animale
E sconosciuti turni di preghiera
Giorni di luce e violazioni della privacy
Davanti a San Sebastiano.

Improvviso fra tutto
passa il 36
Ed è come un miracolo.
Ce la possiamo fare















Di misura

10/06/2017
16:49

Ora ti tengo
In un'ansa del corpo
La mia mano
sulla tua testa pelosa
Indovino
I tuoi pensieri
La scultura del cranio
sotto la pelle lenta.
Il braccio lungo la schiena
Ci arriva di misura
















Fuoricuore

26/03/2017
01:37

Veloce
Improvviso
Fuoricuore notturno
Mi sorprende sentendo
La pioggia sulla faccia
e nel rumore delicato
dalle cose intorno.
Si nasconde nel dirsi
Calma
Che va bene
Nel meravigliarsi
Per quella bellezza imprevista
L'idea che niente esista più
Quale prima esisteva.















Neve

28/03/2017
02:51

Bologna sotto la neve
Io e mio padre con il piccolo fuoco di una rosa
nella sera bianca
Camminando uno a fianco all'altro
Lungo le alte pareti gialline
di vecchi corridoi deserti
Fino a mia madre.

Forse la cosa più bella
Che mai facemmo
Insieme















Di primavera

29/03/2017
13:09

Aria crudele

Risveglio di malandrino
Al clamore verticale















Pomeriggio

29/03/2017
17:24

Persi

In questo abbraccio canino.















Stefano o Lorenzo

30/03/2017
02:45

È nei piccoli gesti
Anche se non riesci
A parlarmi
Dal ticchettio delle dita
Sul vetro fuori
quando andate via
Che capisco















Senza titolo

01/04/2017
02:50

Eleganza svagata
Di un po' di sangue dal naso
Quando sembra a volte
La vita
Traiettoria di stile
Luce piccola ma certa
E il mondo
Nel suo gran giro passa
Anche dentro di noi
In meravigliosa pace
Lasciandoci
L'anima
Ad ascoltare Vivaldi
E prenderci cura delle cose.
Guida i miei passi Signore
Tra i coraggiosi
Papaveri d'aprile
Tra questi milioni di stelle
Senza speranza















Ora

07/04/2017
09:23

Ora che l'obiettivo pare
Sia spianare le caratteristiche
Coprire la riga
Per sottile che sia
Di fango
Che ci sporca la suola
Ora che il raggio molesto del sole
Non lambisce più il banco
Tirata la tenda
Ora che Atene è diventata Sparta.















Ormai no

08/04/2017
11:42

Ormai no
Ma pare com'era
un bambino solo
Seduto sul muretto
Come ne vedevi spesso
dalle nostre parti
Ad aspettare
Niente
Guardando la trasmutazione dell'asfalto
Che diventa acqua
Proprio lì sotto gli occhi
O il punto lontano
Che per tutti e sempre
È solo uno e lo stesso
E forse caso unico
Inconsapevolmente ci fa uguali.
Sesso nascita
Morte musica
Poesia ognuna
Queste cose sempre
(Amore no che è altro)
Ci hanno messo
Di fronte al sacro
Del vivere sentendo
Mistero di miseri
Chi siamo.
Rivedo in lui
Senza nostalgia
Le generazioni
I compagni insopportati
Del viaggio fino alla prima stazione
Fino a qualcuno che ci dica
Devi tornare a casa.















Ora dolcezza perduta invoco

07/04/2017
21:37

Ora che l'obiettivo pare
Sia spianare le caratteristiche
Coprire la riga
Per sottile che sia
Di fango
Che ci sporca la suola
Ora che il raggio molesto del sole
Non lambisce più il banco
Tirata la tenda
Ora che Atene è diventata Sparta,
Dolcezza perduta invoco
Dove la lunghissima strada
e con lei il mondo
Finisce
Al tramonto dei soli d'estate
Istoriati di rami in tralice
E sono prati e rotonde
Scorrimento veloce
Prossimità di auto
Sempre le stesse
Eppure inconoscibili.
Lì dopo mille finestre
E non saperne una
Sconosciuti
Pessimi eroi
Si battono all'ultimo sangue
In un campetto da basket
Capaci di levitazione
Ed estasi
Che noi umani
Solo possiamo immaginare
Poco ricordare
Che suonavamo le chitarre
E ascoltavamo Coltrane.
Così dolcezza invoco trasparendo
Da dietro la rete
Dove nessuno mi vede.
Io la mia bici
Altro giorno
Sono
Salvo















Se di te

12/04/2017
16:38

Imprevisto
Il campo gravitazionale
di un ricordo
Curva la mia traiettoria nell'universo
Dei viventi
E pensieri che paiono i denti gialli del lupo
Contro la mia volontà piega
le mie ginocchia
Giunge le mani in una preghiera
Che non so ma sembro
Chiedere perdono

Peso dimenticato
rituale di un'infanzia non mia
Solo ora riconosco
Il senso accanito
Dopo cent'anni o mille precipita
Il ripetitivo inesauribile
Non so nemmeno
se propriamente amore
Quello complicato
di una madre.

Nulla tengo di te
Non un apostrofo un dente
Un sorriso o un suono
Non un movimento
Solamente nulla
Ma l'idea che tu continuerai
A rifare quella torta nel tuo tempo, per loro
Per un istante mi commuove e illumina e unica
Cosa saluto
Se di te mi torni a trovare.

***

Un po' di pioggia nel vento
Un giorno di tregua
Solo questo ora chiedo.
Stefano
che prende su il mio giubbotto
Per uscire
Contrappeso teorico
Al modello fisico della teoria delle torte.

Venerdì Santo















Goffredo, Jung e gli altri

17/04/2017
01:38

La grandine da nord
Improvvisa violenta angelica
sassaiola dal cielo Empireo
Ieri notte 
Ha sterminato le cavallette
Flagello su flagello
E il mare dei fiori gialli del prato
Come nella vita sempre
Come nella Bibbia
E nei detti del popolo

Ma il piccolo fico delicato è salvo
E così le altre piante.
Con lo sguardo ne seguo
L'ornato delle foglie
Miracolosamente intatte.

Poi nei telefoni
come sempre
A raccontare il giorno dopo
Per sentirci vivere
Forse anche tu al mio posto non vorresti
Ripassare da quella via.

Sento ridere
in arabo grossolani
Nella notte e un po'.
Eco di antiche battaglie
Torquato Tasso
Gerusalemme liberata
lettura di poco fa.















Il dono dell'abbandono

20/04/2017
03:42

Greto segreto
Del fiume di una vita
Avita il Reno
Inopinatamente vivere
Al suono dei raci
Memorie
Di antiche passeggiate
Domeniche bambine
Di sole e di parenti
A tirarti grossi sassi scivolosi
Per sentirne il suono nell'urto col fondo
E guardare gli spruzzi
L'abbiamo fatto tutti
Da sotto San Luca in poi.
Tu paziente
Ancora oggi mi guardi
In considerazione e presenza
E la mia storia la sai
Tu che sei acqua
E mi vedi anche senz'occhi
Che sono tutt'acqua anch'io
Tutta qua
La mia storia all'ombra
Del tristo dono dell'abbandono
Ora di tanto farsi danza
Dell'abbondanza
Quando baciato dal sole
Che affoga e si spegne
Con accecante furore
Di tanto fuoco
Non sapendo galleggiare.















Palpiti

22/04/2017
01:22

Paiono le isobare di io
Disegnare sempre nuovi margini
In movimento continuo
Variazioni di stato di un sistema
senza pace
Per elette anime in pena
Ancora riempiendomi il cuore
Remoti presenti
I significanti di vecchie fortune
Morti campi di sole
Rimasti senza nome.
Rispondo
Perché le cose nel tempo s'imparano.

Vivere
Pareva un infinito palpito















Fotografie

25/04/2017
11:02

Tre piante mezze morte
A un davanzale arrampicato
nell'Universo
Perso
Abbandonato da cent'anni
Sembrano discutere
Del senso della vita
Del loro lento morire
Perché l'esistenza.
Lo fanno coi loro sistemi
Noi non possiamo capire
Poichè lo fanno con la velocità
dei saggi e di chi è a margine,
questione di relatività ristretta.
Sorrido ripensandoti
Nel vento che fa suonare una nota
Sempre quella
Nel buio che illuso batte
Le regole della bellezza
e le ore ottuso fabbro.
Mi sposto nella vita
per fare spazio
Alle cose nuove e ai ricordi
Che tutte le notti a quest'ora
Vengono a mangiare
Nella mia mano
Come i passeri in quei giardinetti
A Parigi
Dove mi dicevi
Che sembravo un santo















Sera, giovedì

27/04/2017
21:12

Piove sugli alberoni buoni
Del giardino finalmente
E internet va lento
Un senso di quiete
Si spande all'idea
che siamo in balìa
Di un temporale.















Analogamente

18/04/2017
02:02

Mi aspettava
Col sigaro in mano
Freud
In cima alle scale
di un'altra vita
Dimenticati tutti gli spartiti
Nella macchina di lei.
Non disse nulla
Solo
sorrise.














Weekend

29/04/2017
21:59

All'ora dei temporali
Sull'alto Adriatico
Quando Jesse
È una palla di sonno
E le converse
nei monasteri
Attente a mantenere
Le loro solitudini interiori
Alle linee di compluvio dei tetti
Ripigliano senso
in mestiere di fragore
Nelle buone notti
Che ancora ogni tanto
Ci colgono
col fiato sospeso
A pensare al futuro
Giochi di parole
Vengono a trovarci
A trasfigurare il presente insieme
E discorsi che sembrano divini
Morsi di purezza e di agonia.
Compulso tamburo
suona il cuore
Non dirmi
Che non lo senti.

***

Come una bimba
fai finta di dormire
C'hai l'occhio aperto...
















Primo Maggio, oggi

01/05/2017
02:26

Non amo ora qui che il rumore vivo degli alberi
Quando tormentati dal vento nelle foglie.
Ma nel ping pong di uccelli stereofonici
la notte resto
a perpetrare le infinite lacrime
Mai piante
perché uomo
E un uomo non piange.
Primo Maggio oggi
ho creduto
Persone sfarsi
Nell'attesa che estenua le sale di ventura
di un pronto soccorso
Vita continuando
la sua nobile corsa
Anche tra la malattia e il pianto.
Nell'ombra della stanza più remota
Il coro del cielo insiste.
Scorso anno perso
in bagliore e lontananza
Che vale mille anni
Da quanta strada c'era
Non potevo immaginare.















Poeti di strada

02/05/2017
19:26

È una storia lunga...
È l'ex uomo
Della mia ex donna...
Mi minaccia.
Devo essere operato...















Geometria familiare

03/05/2017
02:36

La madre è un rombo

Il padre un quadrato

Il loro figlio un rettangolo

La loro vita, un tondo.















De umbris peripheriae 2

04/05/2017
16:37

Un uomo bianco
e la sua ombra
cane nero
Filosofi trafficanti di meccanica
Intorno all'automobile di una vita

Biciclette di bambini
Ora scolpite nei dettagli
dal sole che le sdoppia
In nero
sul muro
Hanno svernato lì vicino

Ombre di panni
stesi tra le rose
(Vite di uomni nei loro stenditoi)
Si allungano
Cupe alla grazia dei fiori

Ombre che il presente lacerante del sole
Ora accentua
ora spazza via
Nella risacca continua della luce















Recensione: Handel e il cielo verso

08/05/2017
21:26

Dipinta
Sonya Yoncheva
Se pietà di me non senti
Cleopatra e le altre
E le nuvole giganti
Basse
Nel cielo verso
Che diventa buio
Paiono chiome blu
Di alberi colossali
Logica illusoria
prosecuzione lontana
Di vegetali terreni
Tutto facendo sembrare minuscolo
Di fronte al loro immenso
Tutto rendendo armonico
e giusto nel minimo grandioso
Delle nostre vite.
Mi tiene in macchina
fermo sotto casa
Non è finita
La musica
Paradiso di inferne sofferenze
Trova un senso al dolore
E lo trasfigura
Guardo
La notte che scende
Nelle nove e un quarto di maggio
Dal cielo limpidissimo
Sul mio abitacolo di uomo
A chiedermi
Non volendo finisca
Quanto può durare tutto questo















Lunedì 21,50

09/05/2017
21:50

Tarda sera
Un boato improvviso
Tra i palazzi
Fa scattare tutti gli antifurto
degli uccelli















Pro reso conto

09/05/2017
21:38

A queste assemblee
Ampie di palazzi
Ornate di uccelli e bambini e cani
Bar assonnati di sembianti
Incastonati tra i portoni di vie antiche
di nessuna storia
perché mai scritta

Al fiume sorpreso grande e placido
Dietro casa
Persino all'idea di essermi salvato.
A tutto questo si oppone
come il primo giorno
In legame profondo di estraneità totale
La sensazione viva
di non essere mai stato
qui.

Volare via
Attraversando la piazza della chiesa
come un piccione
Forse un giorno me ne vado
Forse perchè nel mio nome
è nascosto andare.
Difficile eppure
Sembra ora impossibile fermarsi
Si gonfiano come vele
Nel vento i sangui.















Ciao

04/05/2017
20:55

Figlio figlio
Sei lontano solo un po'
Sentiamo gli stessi tuoni
Ma bisogna perseguire
Fino a scalfire i suoni
Come muro di prigione
Per contare il tempo nelle ombre
Fino all'ascesi
Nella notte delle cose nascoste
Notte in piedi
Che non fa sconti.
Nessuna epifania
Tutto vero e basta















Carezza

09/05/2017
21:38

Cupore distruggerà
chi ne fa regola e degrado
e lo impone

I gatti pregando
Torneranno sole e strade
Estate la bella
Bologna e Babele
Che si fanno un selfie insieme
E ragazzi in fuga
Per vedere il mondo















L'una e venti

18/05/2017
01:52

Vento che spazza il male
del cielo scuote le tapparelle della luna
Tengo un orologio fermo
Non gli cambio la pila
Fa sempre piacere
Che sia l'una e venti.
Nient'altro















La fase oscura

19/05/2017
03:51

Vecchi lampioni solitari
Entrano dalla mia finestra
Danno atto alla notte
In conversazioni di anziani.
Nella loro luce bassa
Bianca giallina
Tengono vivo
Un che di sorpreso
Eterno Natale

***

Ore 05:42 L'alba

Un nuvolone rosa
Esprime le sue più vive congratulazioni
Ai terrestri
















Modalità periferico

17/03/2017
03:18

E se non fosse altro
Che paura di morire,
Questo bisogno
di imparare sempre?

Metto il cervello
In modalità periferico















Zen-zalino

23/05/2017
15:55

Budrio bellina bellina
soledoro luce profonda
rondini con occhi di bambini
e cura
terrena
eppure taumaturgica
Da quel parcheggio d'ospedale
La portiera aperta
a sentire il mondo scoppiare
Non avrei più voluto tornare a casa















De umbris peripheriae 3

20/05/2017
17:27

Sotto un letto
nel rettangolo buio
Intravedo la tua palla di gomma rosa
Luminosa
Masticata gioia di vivere
Sorrido
Sempre quando mi vieni in mente.















La Mezzaluna fertile

24/05/2017
08:04

Fermarmi qui
A questa grazia piccola
Mezzaluna
Fertile della musica della vita
Serve ora
Lo stesso che per uomini antichi
La scintilla del pensiero astratto
Per potere immaginare
ciò che al momento non appare
La trasformazione
Non ancora manifesta
Base di attesa e cura
Premessa evolutiva
Dell'imparare a coltivare le cose
nel neolitico contemporaneo.
Qualcosa continua a ripetersi
Il meccano che ci guida
Dal nomadismo alla pazienza
Pare sempre lo stesso.
Così ora resto
Con la grazia piccola e molteplice
che mi ha toccato
Le trasformazioni
Piccole o grandi che siano
Sono semi nel pugno stretto
Della mia mano















La bellezza tascabile

25/05/2017
11:59

La bellezza,
la tascabilità
di un gatto
Non sono barattabili

Il soffio della vita
In un pigiamino di pelo
a righe

Morbido respirante
Sotto la mia mano.















Dissonanze

28/05/2017
21:17

Lo stesso tempo
Maledetto di fortuna
Lo stesso vento temporale incline
Allo stato delle cose
Che ci costringe
A lontananze indecifrabili
Solitudini affollate
Esterne alla logica,
Ci fa grazia
di mezzi prodigiosi
Capaci
di farci sentire insieme
Quando in realtà non lo siamo.
È questa dissonanza
a far credere a un disegno.
Tratteggiato di altro stridore
Abituale si aggira e vero
Un vento ubriaco tra questi caseggiati
Si intrattiene ora
con le mie tapparelle
Spezzando loro le ossa
A scossoni
Per farsi sentire
e parlarmi della dolcezza di vivere.
Una luna di Leopardi
batte la notte
del giorno che arriva
Si distende l'anima
Si allunga
In una preghiera piccola
Spunti abbandonati di noi
Spigoli perduti
coronati di fuochi di Sant'Elmo
Anche se per poco
Ci riportano a un che di luminoso
Coordinate
Che è nostro destino perdere
Di continuo.















02:50

03/06/2017
02:50

Scrutando Il cielo
con l'orecchio

Forse ho sentito l'aereo
su cui sei passata tu.















su "Lascia ch'io pianga"

27/05/2017
03:33

Handel "Rinaldo" HWV 7
(Europa Galante, Sandrine Piau)

***

Una corsa in moto
A toccare un temporale con un dito

Partire in fretta
E scappare indietro
I denti
sotto la visiera
Sorriso futurista
Di sforzo e proiezione.
Vibra accelerando
La moto corre la strada
Nel vento rettilineo
sulle mani
e nella Polo blu, stinta di una vita.
La mia vela
Tra le prime gocce grandi nell'aria
Vicino il mare.
Cielo inchiostrato
Che non mi fai paura
Ti sfido nello stupore dell'amore
Tanto lo sapevo
Che sei buono
Cielo nero verso Savio.

Su questo ricordo
Lascia ch'io pianga
















Sabato pomeriggio perfetto

10/06/2017
16:49

Dolce con un che di immortale
Una donna canta
Una vecchia canzone popolare
da un appartamento vicino
In tre quarti
che si sente appena,
I piccoli ulivi
sul davanzale facendo
Le loro piccole olive.
Lontano Lorenzo
Presente preso perso
Immerso
in un affascinante aggeggio dispositivo
Jesse a pancia in su
Coda che spazza veloce e orecchie
come capelli di velluto
Prende ricambia
Le mie mille carezze e un bacio sullo stop.
Occhio felice mi controlla
Che paradiso! Mm?..
Che paradiso la vita...eh Jesse?
E c'è posto per tutti.
Che maledetti che siamo
















Prossimità

11/06/2017
19:29

Starmene qui
Vicino alle voci lontane
Respiro esposto nascosto
alla mia finestra preferita
Tra la terra secca dei vasi
ch'è più bella del terriccio buono, non saprei dire perché
E le piante parlanti di fremiti impercettibili
Intorno
Le strane posture dei colombi
Che paiono ora morti involti di penne
Nel momento degli amori
Cambiando tempi e pose
Usano di queste scene
Un po' come noi
Vicino al suono di campane
La domenica alle sei
E al vento leggero e grande che lo porta
Di quasi estate
Di quasi vita nuova
Che ancora oggi tarda a cominciare
Così resto acceso
Come un motore tiene il minimo
Guardo non guardo non so
Il mio posto dietro le piccole foglie
Verifico
la tenuta delle cose
Constatando quante ferite
Possono tranquillamente
Sopportare
E così di me
Tra la terra e le foglie
Cercando
Credendo di avere finito
Le cose da dire
Sono ancora lì.
















Sogno di Futura

12/06/2017
02:30

(Quella voce che cerca e vorrebbe dire quello che ancora manca
Dove le parole vere e proprie, non arrivano)

Piangeva mangiando un pezzo di pane
Lucio Dalla in persona
Sul finto inglese finale
del lancio di Futura.
Diceva
Questo punto della canzone
mi commuove sempre quando arriva.
A voi no?
  
Perché
Perché vivere
in fondo è perdersi















Conclusione

31/05/2017
16:27

Jesse che scopre che
In questa stagione
Gli esseri umani diventano salati.
Molto in noi sono
Gli atteggiamenti di tipo etico.
Così persino usare un coltello a tavola
Non facendo tutto a pezzi con la forchetta
Diventa una sottile forma
Di rispetto verso se stessi.
Nelle notti ferme
in cui non c'è il vento
A scuotere le tapparelle
E ogni cosa è zitta e dorme
Mi sento normalmente più solo.
Forse di qualche rumore abbiamo bisogno.
Mio nonno la notte di Natale portava del
pane alle mucche nella stalla, perché in
quella notte gli animali parlano.
Sappiamo tantissime cose, quasi tutte.
Non crediamo quasi più in niente.
È in quei due "quasi" che mi piace stare.
La poesia è commozione.
Scrivere,un posto senza regole.
Almeno così mi piace pensare che sia.
Gabriella vedrebbe benissimo per me
E per i miei figli
Una settimana a New York.
Il mio sogno nascosto è un viaggio
In Terra Santa per vedere i luoghi di Gesù.
Alcune cose mi mancheranno per sempre,
altre forse le riavrò, altre le avrò per un
certo tempo. A pensarci, tutto ciò che
riavrò lo riavrò "per un certo tempo".
Mi manca l'odore delle tartarughe.
Sono gli aggettivi a fare la differenza.
Con essi ci addentriamo nel bello e nel brutto
delle cose. Vanno usati con grande
attenzione, ci si può fare del male inutilmente.
Ci segnava gli occhi con le prime viole,
mia madre.
Conoscere i sistemi,
Misurare coi passi.

















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